Come far cambiare alle persone il loro sentire e il loro agire
Niente è nell’intelletto che non sia passato prima nei sensi, diceva Tommaso D’Aquino. Eppure in ambito psicologico e terapeutico continua a dominare l’idea che le vie privilegiate per aiutare le persone a cambiare passino attraverso apprendimenti che devono avvenire innanzitutto a livello cognitivo e razionale, relegando l’ambito delle percezioni e delle emozioni in un ruolo secondario. In realtà, in natura, i cambiamenti più repentini, sia negativi che positivi, non avvengono sulla scia di uno sforzo cognitivo, ma come effetto di quella che Franz Alexander ha definito “esperienza emozionale correttiva”. È proprio in virtù di queste esperienze emozionali concrete che la persona, spesso intrappolata da tempo all’interno di un problema, sperimenta per la prima volta la capacità di cambiare, si tratti di risolvere una patologia invalidante, migliorare la propria performance o introdurre cambiamenti nella propria vita relazionale e lavorativa.